Retrospettiva 2019: Una stagione pollinica con punte da record!

La stagione dei pollini del 2019 sta per finire. Anche se il carico era medio, sono stati misurati alcuni picchi. Ally Science sostiene i soggetti allergici e vorrebbe continuare a farlo anche in futuro.

24.09.19

La stagione dei pollini è finita, per grande gioia delle vittime del raffreddore da fieno. Benché quest’anno la concentrazione di pollini nell’aria si sia nel complesso mantenuta nella media, secondo MeteoSvizzera sono stati comunque toccati alcuni picchi. aha! Centro Allergia Svizzera consiglia agli allergici di prepararsi sin d’ora alla prossima stagione iniziando una desensibilizzazione.

Picchi di concentrazione e forti differenze regionali, così può essere riepilogata la stagione pollinica 2019. «In Ticino, ha avuto inizio molto prima del solito con i pollini di nocciolo, che al nord delle Alpi hanno invece fatto la loro comparsa con quasi tre settimane di ritardo rispetto alla norma», riassume Regula Gehrig, biometeorologa presso MeteoSvizzera. Localmente, le graminacee hanno rilasciato pollini in concentrazioni da record, mentre i frassini ne hanno prodotti pochi.

In Ticino, il nocciolo è fiorito prestissimo: già il 30 dicembre 2018 erano state misurate concentrazioni moderate dei suoi pollini, in anticipo di 14 giorni sulla media dei 25 anni del periodo di confronto. Il fatto che a nord delle Alpi questi pollini abbiano invece fatto la loro comparsa solo a metà febbraio, ossia quasi tre settimane più tardi del solito, va ascritto secondo Gehrig alle basse temperature che hanno preceduto la fioritura. La presenza di pollini di nocciolo è stata molto diversa secondo la regione, passando da moderata a estrema. A Visp, ad esempio, sono stati rilevati 607 pollini per metro cubo di aria, il maggiore valore diurno mai registrato. La betulla, a differenza dell’anno scorso, non ha invece rilasciato grandi quantità di polline in nessuna regione della Svizzera per via del suo ritmo di fioritura biennale.

Altra situazione ancora con i pollini di graminacee, che in Ticino sono comparsi a metà aprile, quindi con circa due settimane di anticipo rispetto al solito. Il bel tempo ne ha influenzato anche la concentrazione nell’aria, che a Locarno ha raggiunto valori mai registrati prima da MeteoSvizzera.

I valori misurati in questa stagione pollinica evidenziano i problemi derivanti dai pollini e dei loro effetti su alcune persone. Inoltre, ulteriori studi saranno condotti in questo ambito. Ally Science contribuisce a ciò fornendo ai cittadini di alcune regioni i valori sulle concentrazioni locali dei pollini misurati in tempo reale. In Svizzera, si contano circa due milioni di soggetti allergici. La disponibilità di informazioni e dati in tempo reale consente loro di adattare in modo mirato l’uso di farmaci. Per il 2020, Ally Science prevede di estendere ulteriormente la disponibilità di dati in tempo reale ad altre regioni.

Tuttavia, la disponibilità dei dati pollinici in tempo reale non rappresenta l’unico motivo per utilizzare Ally Science: “Più i soggetti allergici riportano e documentano i loro sintomi nell’applicazione, tante più informazioni saranno disponibili per lo sviluppo di un efficace sistema personalizzato di allerta precoce dei pollini”, spiega il Prof. Serge Bignens, direttore dell’Istituto di informatica medica I4MI della Scuola universitaria professionale di Berna BFH.

Fonte: aha! Centro Allergie Svizzera
Comunicato stampa “Una stagione pollinica con punte da record”